Il filtro contenuti analizza il traffico web ed è in grado di bloccare siti pericolosi o contenenti virus. I siti proibiti sono selezionati da una lista di categorie che è possibile anche scaricare da sorgenti esterne e salvare sul sistema.
La configurazione consente di creare un numero illimitato di profili. Ciascun profilo è composto da tre parti:
Si consiglia di procedere in questo ordine:
Il sistema prevede un profilo di default che viene applicato a tutti i client qualora non rientrino in nessun altro profilo.
Un filtro consente di:
Ogni filtro può lavorare in due modalità:
Nota
La lista delle categorie compare solo al termine del download della lista selezionata nella pagina Blacklists.
E” noto che il servizio di traduzione online di intere pagine html di Google può essere usato per riuscire a scavalcare il filtro contenuti. Infatti le pagine visitate attraverso il traduttore fanno riferimento sempre ad un dominio riconducibile a Google stesso pur avendo al loro interno contenuti provenienti da server esterni.
E” possibile bloccare tutte le richieste a Google Translate (in qualsiasi lingua), creando un URL bloccato nella pagina Generale con il seguente contenuto: translate.google
.
Se il server è stato configurato per fare il join ad un dominio Active Directory (Active Directory member), è possibile creare profili collegati ad utenti appartenenti al dominio.
Nota
I gruppi residenti nell’Active Directory non sono supportati.
Si consiglia di abilitare sempre la scansione antivirus sul contenuto delle pagine. Se il proxy è configurato in modalità trasparente SSL (Proxy SSL), la scansione funziona anche sui contenuti scaricati via HTTPS.
Nel caso una pagina indesiderata non venga bloccata, verificare che: